Giappone: Tokyo prima parte

Eccoci a Tokyo.

Avete dormito bene?

Cosa avete scelto di mangiare la prima sera in città?

Noi abbiamo scelto un ristorante di zuppe in un centro commerciale molto carino pieno di ristoranti, vicino al nostro Airbnb.

Mangiare non è un problema in Giappone e quasi sempre ai piani superiori dei grandi magazzini ci sono uno o due piani pieni di ristoranti aperti a cena, mentre negli stessi grandi magazzini il piano interrato è pieno di posti dove mangiare per il lunch, ma che chiudono quando il grande magazzino chiude. Ricordatevi comunque che i giapponesi cenano verso le 19-20. Più tardi rischiate di non trovare nessun ristorante che vi faccia sedere ( ne parlerò più a lungo di seguito).

Dopo una giornata così lunga ed intensa, arrivati al nostro Airbnb siamo crollati e per fortuna abbiamo dormito bene. Spero succeda anche a voi. ( La Melatonina non dimenticatevela!)

Prima di continuare a raccontarvi di Tokyo e delle cose da fare in città, devo fare una premessa.

Quattro giorni a Tokyo sono pochi, ma anche undici giorni in Giappone sono pochi. Purtroppo si fa come si può e noi non potevamo starci più a lungo.

Undici giorni in Giappone ti fanno però venire la voglia di tornarci e ci tornerò, magari ritagliandomi ancora qualche giorno a Tokyo e nei suoi dintorni.

Il mio racconto quindi potrebbe essere superficiale o incompleto per la nostra mancanza di tempo.

Nonostante questo fatto ci saranno più post riguardanti Tokyo.

Siete pronti a girare la città con me?

Tokyo è una capitale di quattordici milioni di abitanti, ma non è una città che ti si appiccica addosso dandoti una sensazione di soffocamento come mi era successo a Città del Messico ( città bellissima, ma stancante perchè caotica): tutto è ordinato e questo crea una certa calma interiore.

La sensazione di calma la trasmettono anche i suoi abitanti, che non trascurano mai l’ educazione e la gentilezza, nonostante possano essere di corsa. Quante persone si sono fermate per aiutarci quando cercavamo l’Airbnb il primo giorno e quante si sono offerte di accompagnarci!

E poi c’è un ordine incredibile e un’altrettanta perfetta pulizia.

Il primo giorno a Tokyo abbiamo preso una guida. Tramite il sito Triple Lights abbiamo ingaggiato Junichi.  Junichi si è rivelato una persona piacevolissima, con un ottimo inglese ( è un bancario in pensione e aveva lavorato 9 anni in USA tra New York e Los Angeles). Prima di partire avevamo “intervistato” un po’ di guide tramite messaggi e Junichi ci era piaciuto anche perchè non aveva problemi a camminare e ci veniva a prendere a casa.

Visto che prima di partire eravamo un po’ confusi su come raggiungere i vari punti di interesse e le altre guide volevano incontrarci nelle hall di alberghi….Junichi aveva vinto!

Quella mattina alle nove Junichi era sotto la nostra finestra.

Perchè scegliere una guida? Per noi era la prima volta.

Non ne avevamo mai ususfrito prima, ma si è rivelata una scelta ottima.  La guida conosce la città quindi ottimizza i tempi ed i trasferimenti  e spiega le cose meglio di un libro. Fornisce informazioni molto personali e dà una visione di insieme sulle cose da fare e vedere, su cui si può tornare in un secondo tempo. Non parlando il giapponese, non sapevamo cosa aspettarci e la guida ci ha dato tranquillità

Con Junichi siamo stati in giro dalle 9 alle 18 ( dovevano essere le 17, ma è rimasto con noi un’altra ora senza farsi pagare di più, solo perchè alle 17 eravamo dall’altra parte della città e lui ci ha voluti riportare alla nostra stazione metro)

Junichi ci ha insegnato come usare la Metro di Tokyo e ci ha portati a vedere praticamente tutte le zone della città: alcune bene, altre molto superficialmente, e allora ci siamo tornati nei giorni successivi.

La prima zona che abbiamo visitato con Junichi è stata la zona a Nord Est di Tokyo.

Abbiamo iniziato con il tempio buddista più famoso della città: il Senso-ji a cui si arriva attraversando una stradina piena di negozi Nakamise-dori. Già sulla guida che avevo comprato per preparare il viaggio, avevo letto che era suggerito di visitare il tempio presto al mattino ed effettivamente abbiamo preceduto la folla non solo di turisti stranieri, ma anche di giapponesi lì a pregare.  90 milioni di giapponesi sono buddisti, Junichi è uno di loro. Ci ha spiegato come si prega e la cerimonia che precede la preghiera stessa. Ci ha spiegato la differenza tra buddismo e shintoismo, facendoci capire dove trovare le differenze tra templi buddisiti e shintoisti se volete qualche info leggete qui. Molto interessante! Dopo la visita al tempio siamo saliti al sesto piano dell’ufficio turistico da cui abbiamo potuto godere di una bellissima vista dall’alto della zona del tempio, del fiume lì vicino e del Tokyo tree dall’altra parte.

Scendendo siamo andati alla metro e siamo usciti a Ueno.

A Ueno c’è un parco molto bello in cui ci sono altri templi e il complesso museale di Tokyo.  Non lo sapevo, ma il museo di Arte occidentale ha la sua casa in un edificio disegnato da Le Courbusier, molto bello, ma non lo abbiamo visitato. Invece in uno dei giorni successivi siamo tornati lì a visitare il museo Nazionale.

Dopo Ueno, di nuovo in metro per andare a Akihabara.  La caratteristica di questa zona sono i negozi di elettronica, ma anche di comics e manga. Junichi ci ha portati in un centro commerciale di 8 piani in cui si vendeva tutto cio` che  si può associare all’elettronica, ma anche videogiochi, fumetti e in cui c’era un negozio in cui vendevano tutte le parti per costruirsi  bambole manga anime…non ci saremmo mai andati senza di lui: visto che non avevo mai visto una cosa simile in vita mia ( American dolls, scansatevi) grazie alla guida ho scoperto una cosa nuova di costume.bambole-di-manga-di-anime-62970067

A quel punto affamati ci siamo fermati per pranzo. Mia figlia si era stampata un cartellino in giapponese, in cui si diceva che era vegana e c’era la lista dei cibi che non mangiava. Poichè il “bonito” ( salsa di pesce-tipo il garum romano o la nostra pasta di acciughe) è nascosto anche nella innocua salsa di soia, quel foglietto è stato molto utile https://isitveganjapan.com/the-basics/ordering-food/

Mi fermo qui per oggi.  Sto rigustando , evocandolo nella memoria, l’Udon che ho mangiato quel giorno con l’immancabile Tempura di fianco.

PS: Ditemi ,come va con le bacchette?

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Giulietta ha detto:

    Per questo ci ho vissuto tre anni e non ho finito di scoprire sia la città che il Giappone 😊

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    1. clapessa1512 ha detto:

      Figurati allora! Non ne ho neanche scalfito la superficie!

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