
Ho una figlia all’università e all’università ci insegno. Questo fa di me un’esperta? No, assolutamente; ma voglio rispondere a due o tre domande che mi vengono regolamente fatte da familiari e amici italiani.
Tua figlia…
1)Ha già dato degli esami?
2)Ma non deve studiare, come fa a lavorare? (domanda estiva…)
3)Si laurea in francese: vuole insegnare a scuola?
Le risposte sono: sì,no,no…e se volete la finisco qui, ma non siete così fortunati…allora vi racconto, cerco di raccontarvi, come funziona l’università negli USA.
Comunque, visto che i miei ricordi universitari italiani sono di un secolo fa e non ne so niente da dopo la riforma, mi astengo dal fare paragoni con il sistema italiano. Aspetto però con trepidante attesa i vostri commenti.
Qualche anno fa avevo scritto una serie di post sull’educazione nelle scuole americane cercando di srotolare la matassa delle domande che molti expat si fanno, quando arrivano qui negli USA con figli da mandare a scuola. Nell’ultimo avevo parlato dell’accettazione alle università dove si era fatta domanda e del problema dei soldi e del costo dell’educazione.
Qui invece voglio solo parlare di curriculum scolastico e rispondere alle domande che vi fate, e che, se non vivete qui, fate anche a me.
Il curriculum universitario USA si distingue innanzitutto in due livelli:
- undergraduate
- graduate
Il livello undergraduate dura 4 anni: Freshman (il primo), Sophomore (il secondo), Junior (il terzo), Senior (il quarto) e alla fine si ottiene un “Bachelor degree”.
Ci sono anche college che offrono due anni di aducazione superiore, dopo i quali si ottiene un “Associate degree”, molti di questi sono Community college, dove i costi sono decisamente inferiori rispetto ad una università, statale o privata che sia.
L’Associate Degree apre le porte a professioni come Igienista, ecografista medico diagnostico, tecnico di ingegneria o assistente di terapia fisica.
Dopo il Bachelor Degree se si vuole si possono continuare gli studi andando alle Graduate school, dove si possono seguire Master specifici oppure ottenere il Dottorato di ricerca (PhD).
Comincio a raccontarvi dei 4 anni di undergraduate che è l’università con cui ho a che fare direttamente.
Le università sono suddivise innanzitutto in grandi College, di cui poi fanno parte i vari dipartimenti.
Ecco ad esempio i College in cui è suddivisa l’università di mia figlia, che è una università di grandi dimensioni, dove si può trovare praticamente qualsiasi indirizzo di studio.
Schools and Colleges
Agricultural and Life Sciences,
College of Arts
Business, Wisconsin School of
Continuing Studies, Division of
Education, School of
Engineering, College of
Environmental Studies, Nelson Institute for
Graduate School
Human Ecology, School of
International Division, The
Journalism and Mass Communication, School of
Law School
Letters & Science, College of
Library and Information Studies, School of
Medicine and Public Health, School of
Music, School of
Nursing, School of
Pharmacy, School of
Public Affairs, Robert M. La Follette School of
Social Work, School of
Veterinary Medicine, School of
Alcuni di questi college hanno solo dei corsi per Graduate students (per esempio la scuola di Medicina, quella di Farmacia, quella di Legge e quella di Veterinaria), tutti gli altri college hanno all’interno sia i corsi undergrade che graduate. La scuola di Continuing studies è come la ” università della terza età” Non dà crediti.
L’ università dove insegnavo io fino a qualche mese fa ha meno college: 5 per essere precisi, ma più generici.
College of arts and science
College of education
College of health sciences
College of engineering
College of Nursing
Altra domanda che viene spontanea: Ma sono questi i corsi di laurea? No.
Questi sono i grandi settori in cui le università sono divise, poi al loro interno ci saranno gli specifici dipartimenti e corsi di laurea.
Perchè questo spiegone? Perchè alla fine quello che serve decidere all’entrata dell’ università è solo un’idea su quello che si vuole fare nel futuro per potere finire sotto un determinato college.
Non si devono dichiarare i propri intenti fino all’anno successivo e poi ancora…non tutti lo fanno, ma a quel punto il non decidere si riflette sui tempi che lo studente impiegherà a finire i 4 anni di Undergraduate.
Molti studenti arrivano all’ università come “indeciso“, si` veramente:”undecided”, cioè vuol dire che non sanno ancora cosa fare!
Poichè per laurearsi ci vogliono circa 120 crediti, ma di solito per un Major, che è il corso di studi prescelto, ce ne vogliono di solito 30-35, c’è tempo sia per decidere sia per cambiare.
E tutti gli altri crediti?
Possono andare in un altro Major, o in un Minor o certificato, o essere coperti da qualsiasi corso che interessi fare, dopo che si sono finiti i corsi obbligatori per tutti.
Ci sono infatti certi crediti che devono venire da determinate materie, come Matematica, Inglese, Scienze che tutti devono fare, anche se, anche per questi la differenza tra i corsi che soddisfano i criteri in un certo ambito sono enormi.
Un esempio? Per soddisfare i crediti di matematica, nell’università di mia figlia dopo i soliti corsi di matematica analitica, si possono scegliere corsi di logica o filosofia, perchè tutti ricadono sotto il più generico ” pensiero analitico”. Per scienza si può scegliere tra la biologia e l’antropologia o la botanica…insomma come vedete le scelte sono infinite. Uno studente si può laureare con un Major, ma dopo aver fatto corsi completamente diversi , per la maggior parte, da un altro studente con lo stesso Major.
Vi sto perdendo per strada? Probabilmente…ci ho impiegato anni a capire alcune cose e magari riuscirò a scrivere comunque castronerie.
Cerco allora di scendere ad un livello più personale: mia figlia.
Mia figlia è arrivata all’università con già parecchi crediti che le arrivavano dai corsi AP(Advance Placement) della scuola superiore. Se non vi ricordate più cosa sono i corsi AP ritornate ai post sulla scuola.
Ora: alcune università non accettano i crediti AP, che arrivano dal superamento di esami statali e con un voto alto, ma vogliono comunque che uno studente i corsi AP li abbia fatti e superati con un bel voto per accettare uno studente alla propria università.
Se l’università accetta i crediti AP, quelli di solito vanno nel calderone degli ELECTIVE, cioè delle materie volontarie e non nei Major, ma possono servire ad arrivare ad un livello di corso tale che il primo corso seguito all’università conta già per il proprio Major.
Faccio un esempio pratico: se uno studente vuole laurearsi in lingue straniere di solito i primi livelli, in cui impara la lingua a livello elementare non valgono nel conto dei 30-35 crediti necessari al suo corso di laurea. I corsi di livello 1 per esempio, non valgono per il Major, ma solo superandoli o con corsi fatti all’università o avendo superato l’esame AP alle superiori, si possono cominciare ad accumulare crediti validi per il Major.
Mia figlia con i corsi di Francese superati alle superiori, è passata direttamente a corsi insegnati IN francese e validi per il suo corso di laurea (livello 3).
Per Inglese, non avendo lei scelto di laurearsi in Inglese, i crediti obbligatori che le erano richiesti li aveva già superati anche quelli con i corsi AP del liceo e di corsi di Inglese non deve farne più.
Quando lei è entrata all’università ha iniziato pensando, ma non dichiarando, di fare Biologia.
Se mi avete letto l’anno scorso, avete visto come, dopo un mese, già avesse capito (e mamma e papà lo avevano già detto, ma…diciamo che erano stati zittiti alcuni mesi prima…quando diventare medico sembrava fosse per lei l’unico lavoro sulla terra) che quella non era la sua strada.
Biologia, Lingue straniere, storia e molte altre lauree sono tutte sotto il dipartimento di Arts, che è sempre il più grande in tutte le università quindi cambiare strada nello stesso dipartimento, dove ognuna di quelle lauree ha lo stesso tipo di esami obbligatori, è stato semplice.
Non ha perso nessuno dei corsi fatti nel primo semestre, che sono andati a coprire crediti generici necessari a laurearsi.
Nel momento in cui ha “dichiarato” il suo major, le è stato affidato un “Advisor” cioè un professore del suo corso di laurea che l’aiuti a decidere i corsi da fare per completare il suo curriculum. Lei ha deciso di laurearsi con un doppio major: Francese e Storia dell’arte.
Pensando che ci vogliono 120 crediti per laurearsi in tempo giusto, durante ogni semestre uno studente deve superare corsi che arrivino almeno a 15 crediti. Uno studente deve avere da un minimo di 12 ad un massimo di 18 crediti per essere considerato uno studente a tempo pieno.
Ogni corso universitario vale un certo numero di crediti, che nella mia università si basa sul numero di ore settimanali di corso: 1 volta la settimana, 1 credito, fino a corsi con 5 crediti, che si devono frequentare per 5 ore a settimana.
I corsi universitari americani hanno infatti la frequenza, specialmente se si è in università piccole .
Certo all’inizio, nei corsi che tutti fanno, di cui tutti hanno bisogno (vengono chiamati “weed out courses”, nome brutale che significa che “eliminano le erbacce” cioèi ragazzi che non riusciranno a proseguire) e dove ci sono magari 500 studenti, la frequenza è un’utopia, ma anche per quelli ci sono laboratori o gruppi di studio con 20-25 ragazzi ognuno ed in quelli la frequenza è presa e le assenze portano direttamente ad una F, cioè alla bocciatura.
Per il resto i corsi universitari statunitensi assomigliano di più a quelli di una scuola superiore che non a quella che mi ricordo essere l’università italiana. Ci sono esami regolarmente distribuiti durante il semestre, e alla fine del semestre e per superare il corso, si deve dare l’esame finale nel corso.
Gli esami sono tutti la settimana dopo la fine delle lezioni. Se si sono seguiti 4 corsi si daranno 4 esami. Se non si supera l’esame, e non si arriva almeno ad una D nel corso, si deve rifare tutto. NON solo l’esame, tutto il corso.
Il computo dei voti segue esattamente le stesse regole di quello delle superiori americane. Anche all’università viene calcolato il GPA( grade point average), il cui massimo voto è 4.
I voti sono sempre in ordine decrescente A B C D F. Le A migliorano il GPA, le B lo lasciano invariato, le C e D nei corsi lo peggiorano, con le F non si supera il corso.
Ecco la risposta alla prime due domande che mi vengono fatte dagli amici italiani.
- Ha dato esami? Certo! Per finire il corso deve avere superato l’esame.
- Ma non deve dare esami durante l’estate e non studia? No, se non segue corsi durante la sessione estiva, come quelli che insegno io online, non deve studiare perchè non sta frequentando.
Chi frequenta le sessioni estive? Studenti che non riescono a superare corsi durante l’anno accademico, ma non vogliono perdere tempo, studenti che vogliono seguire corsi non necessari per il loro major, ma hanno bisogno di quei determinati crediti, studenti che si vogliono laureare più in fretta.
Se non si supera un corso comunque quei crediti si sono pagati e per seguire nuovamente un corso si deve pagare di nuovo.
Se non si riescono a finire tutti i corsi nei 4 anni, per qualsiasi motivo,poichè ci sono anche studenti che si prendono un anno sabbatico, o che devono lavorare per un po’ di tempo per poter pagarsi l’università si diventa supersenior.
Per l’ultima domanda:
Insegnerà Francese a scuola? No, non potrà: per l’insegnamento bisogna prendere una certificazione in EDUCATION, che una laurea in Lingue non dà.
Spero di non avervi annoiati. Vi interessa l’argomento?
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