USA Viaggio nella scuola superiore: prepararsi ad andare all’università ..il viaggio continua

Anche questa settimana riprendo il viaggio, per i lettori del giornale Alessandria News, nella scuola americana.
Queste sono versioni meno tecniche ( ma gia` immagino da far girare la testa) di alcuni post che avevo scritto la primavera scorsa. Li trovate tutti sul blog seguendo le etichette America, Educazione.
Anche senza troppi dettagli tecnici, ma solo con “lo stretto necessario”, il mio viaggio sta diventando di nuovo un’odissea. Ulisse  purtroppo per voi e` ancora piuttosto lontano da Itaca. Se mi state seguendo nel viaggio, vi renderete conto che descrivere un paesaggio cosi` variegato come la scuola americana non e` facile. Se state facendo un viaggio simile al mio con i vostri figli, magari il vostro viaggio e` diverso da mio. Se invece siete ancora lontani, ma sapete che anche voi vivrete l’esperienza della scuola negli USA, spero di esservi almeno un po’ d’aiuto e mi farebbe molto piacere conoscerla.
Pubblicato da Alessandria News il 2 novembre 2014
 Riprendiamo il viaggio nella scuola superiore. La settimana scorsa avevo cercato di spiegare come funzionano i voti e cosa sia il Gpa. Come potete vedere dallo schema qui sotto, a destra dello schema vengono nominati corsi definiti Honor e Ap. Il Gpa di questi corsi è più alto, infatti essi vengono definiti in catalogo: weighted-pesati (perché c’è veramente un catalogo che viene dato allo studente ogni anno e permette di navigare nelle decine di possibili corsi che si possono scegliere). Il peso della classe è una percentuale di Gpa che viene aggiunta al Gpa normale e lo fa pesare di più: come vedete dalla tabella qui sotto una A in una classe normale pesa come una B in un corso Ap. Nel nostro distretto i corsi Honor non pesano, sono solo più difficili e se se ne superano un certo numero, con una certa votazione, ci si diploma con Honor(i segni visibili sono spillina- tassello dorato – e cordone dorato intorno al collo alla cerimonia di diploma, quelli invisibili sono che diplomarsi con honor, significa essere più appetibili per un’università).
Per i corsi Ap c’è anche una possibilità extra (che non va però ad influenzare il Gpa): a maggio di ogni anno si possono sostenere gli esami federali dei corsi Ap fatti durante quell’anno scolastico e se questi vengono superati con un certo punteggio (che va da 0 a 5) possono contare come crediti universitari e fare sì che all’università si possa partire da corsi più avanzati.

Non tutte le università accettano i corsi Ap e non tutti gli esami sostenuti valgono. Ogni università nel suo sito ha la lista dei corsi Ap accettati e la votazione che si deve aver ottenuto nell’esame perché i crediti siano validi. Per esempio se si sostiene l’esame Ap nel corso di Storia Europea e si ottiene un voto “valido” (se si prende 3, poche università di buon livello accettano quel voto come credito, la maggior parte accetta i 4 o 5), non si può pensare di aver valido un corso Ap in Storia americana. Per esempio mia figlia ha seguito più corsi Ap degli esami che ha sostenuto. Per esempio di Biologia, ha seguito il corso, poi non ha sostenuto l’esame perché voleva avere solo basi più solide all’università. Considerando solo la scuola superiore, che uno sostenga o no l’esame federale, non cambia il voto nel corso o il suo peso nel Gpa.

Con il sistema a blocchi con cui è organizzata la nostra scuola, può succedere che uno studente abbia completato un corso Ap durante i primi due quarti oppure che a maggio non lo abbia ancora completato (visto che la scuola finisce a giugno), se nell’orario dello studente capita di averlo nei secondi due quarti (i corsi Ap sono gli ex-annuali, leggete qui l’articolo della settimana scorsa per capire ciò a cui mi riferisco). Nella nostra scuola cercano di spalmare almeno un corso AP nel blocco lungo – il terzo a giorni alterni – così le lezioni durano tutto l’anno e non si rischia di essersi dimenticati tutto all’atto dell’esame.

Comunque gli insegnanti dei corsi Ap offrono delle sessioni di ripasso nel mese precedente agli esami. Mia figlia andava a scuola alle 6 di mattina oppure rimaneva dopo la scuola per altre due ore per prepararsi bene agli esami. Il terzo blocco è anche quello che contiene i corsi di musica che siano canto, orchestra o banda, così gli studenti fanno pratica tutto l’anno.

Se non si fa musica, allora si possono anche fare 2 corsi Ap in quel blocco (sempre che si voglia e si posseggano le capacità intellettive per superarli). A noi non è mai successo perché mia figlia, suonando nell’orchestra giovanile dalla città di Milwaukee, era obbligata ad essere nell’orchestra della scuola, condizione sine qua non per poter stare in Myso (Milwaukee Youth Symphony Orchestra).

Non voglio annoiarvi di più, ma spero di avervi dato un’idea sul perché della mia affermazione iniziale della scorsa settimana: la scuola non è uguale per tutti e può non essere facile, dipende tanto dai corsi che si seguono! Posso garantire che mia figlia ha trascorso 4 anni sui libri, ogni sera fino a tardi anche perché parte del curriculum di ogni studente ci sono altre attività e anche per molti, dopo i 16 anni e dopo la scuola c’è il lavoro. Ognuna delle attività fatte al di fuori dell’orario scolastico, dal volontariato, al lavoro, alla partecipazione in qualche gruppo o club, dimostra che lo studente è maturo, sa prendersi delle responsabilità e saprà superare anche le difficoltà che lo studio universitario gli presenterà. Per questo la scuola superiore è sempre in fermento, sempre aperta, brulicante studenti ed insegnanti al suo interno dalle 5 della mattina alle 10 di sera.

La scuola offre molti gruppi e club: French Club, Spanish Honor society, Best buddies, Forensic, Debate, Drama, tanto per citarne alcuni. Si preparano anche molte produzioni artistiche durante l’anno scolastico: il musical richiama molti spettatori anche da altre parti della città, non solo genitori e parenti. Posso garantire che il risultato finale non e` niente male. Molti ragazzi hanno veramente molto talento e proseguiranno gli studi universitari in quel campo. Si paga il biglietto per andare a vedere le produzioni scolastiche. Il costo del biglietto permetterà di pagare le spese. La macchina organizzativa allora coinvolge di nuovo i genitori. Ve li ricordate i genitori volontari?

Poi ci sono gli studenti sportivi: la scuola offre decine di sport. Chi fa sport per la scuola (e poi per l’università) è soggetto ad allenamenti pazzeschi ad orari pazzeschi, sempre dovendo mantenere un Gpa buono (anche se magari in corsi non accademicamente troppo elevati, ma questo non è vero per tutti: conosco ragazzi che fanno attività sportive agonistiche e corsi honor o Ap) . La scuola negli Stati Uniti è la fucina dei campioni del futuro. Chi emerge in uno sport riceve fior fiore di borse di studio, certe volte il Full ride (tutto pagato) per l’università se si impegna a far parte delle squadre universitarie. Ci sono dei veri e propri recruiters il cui lavoro consiste proprio nell’andare in giro per gli Stati Uniti a cercare i futuri campioni da accaparrarsi per l’università. Atletica, calcio, football, canottaggio, basketball, nuoto, lotta, golf, tennis, sci: la nostra scuola offre tutti questi sport ed i ragazzi devono anche partecipare ai tornei, molto spesso anche fuori dallo stato. I fine settimana sono impegnati sempre, con genitori pazienti che seguono i figlioli da ogni parte.

Gli sport fanno anche da catalizzatori (specialmente football e calcio) a molte altre attività e feste, quelle che si vedono nei film e che fanno tanto America. Quelle che tutti i ragazzi che hanno trascorso l’anno o il semestre qui dai paesi europei ricordano con affetto e nostalgia e che completano veramente l’esperienza di vita dei ragazzi quando sono qui.  Queste sono la settimana di Homecoming e il Prom. Ne avete sentito parlare? Magari non dell’Homecoming, sicuramente del Prom, con gli abiti lunghi (alcuni molto kitch), la danza a scuola e… la limousine da affittare per potersi muovere a sentirsi molto importanti!

La scuola rappresenta uno dei luoghi principe per l’aggregazione dei giovani negli Usa. Ne ho parlato già nel mio blog, di come sia diverso crescere negli Usa rispetto all’Italia. È bello e sicuro che i ragazzi siano a scuola e i professori ed altri genitori siano lì a controllare.

Mi rimane ancora una cosa da raccontarvi. Lo faccio la settimana prossima, voi tornate a leggermi, mi raccomando!

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Baby1979 ha detto:

    Ogni volta che vado da Macy's nel periodo del prom muoio dalla voglia di provarmi qualcuno di quei vestiti super esagerati!! 🙂

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  2. Claudia Pessarelli ha detto:

    ah beh diciamo che non e` stato molto facile trovarne uno che ci piacesse..indovini nel gruppo qual e` mia figlia???

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