I quilt: arte americana

Sono sempre stata attirata dai quilt, coperte patchwork ( che in inglese significa: lavoro fatto con pezze) trapuntate tradizionali della storia americana.

Quando sono arrivata negli Stati Uniti non ho potuto fare a meno di comprarne una: era blu e bianca e con alcuni quadrati scozzesi, altri a tinta unita ed altri a fiorellini. Non era niente di speciale o artistico, ma per me era significativa del mio nuovo inizio.

La storia di queste coperte povere risale agli anni dei pionieri in cui c’era la necessita` di riciclare pezzi di vecchi abiti per dar loro nuova vita e nuovi usi.

Inoltre incontrarsi per cucire queste coperte aveva anche un significato sociale: durante le serate in cui si facevano i quilt si raccontavano storie e ci si scambiavano le novita` : fidanzamenti, nascite, morti ..insomma il classico gossip!

Da quello che ho letto a molti disegni presenti nei quilt sono stati dati dei nomi che permettono di tramandarli e copiarli, con colori diversi, ma sempre con lo stesso design, come dice anche il sito Ansa.

Dal sito Ansa.it “ Dal primo pezzetto di stoffa quadrato nacquero disegni ancora oggi conosciuti ed apprezzati per la loro versatilità: dal “Four Patch” (Quattro Pezze) al “Nine Patch” (Nove Pezze) con tutte le varianti possibili, come la bellissima “Irish Chain” (Catena Irlandese).
Attorno al quadrato centrale si iniziò ad aggiungere strisce di stoffa chiara e scura, creando la famosissima Log Cabin. Un po’ alla volta malgrado le donne non avessero strumenti di precisione (al posto del metro usavano uno spago) le forme geometriche aumentarono: al quadrato si aggiunsero triangoli dalle punte più o meno acute, dai semplici triangoli rettangoli ai Mariner Compass, il rettangolo, il rombo, l’esagono e il cerchio.

I quilt di solito hanno un lato superiore in patchwork, un’imbottitura al centro, una parte inferiore detta backing e una chiusura in sbieco per definire e decorare i bordi.

Tutto viene poi rifinito con delle “impunture” chiamate quilting, che danno il nome al prodotto finale.

Ancora oggi ci sono molti aficionados dei quilt e si fanno corsi per imparare a farli.

Basta andare da Michaels o Jo Ann fabric, due negozi specializzati in “craft”, cioe` lavori a mano, come sartoria, pittura, o maglieria et etc, per capire quanto importante sia ancora oggi il quilting.

Nonostante io sapessi tutto questo, mi sono stupita, ma ne sono stata al contempo affascinata, del fatto che anche artisti si siano impegnati nel quilting.

Venerdi ho visitato una mostra molto interessante di quilt al Museo d’arte di Milwaukee.

I quilt di Pauline Parker

Pauline Parker nacque nel 1915, era una insegnante d’arte in Illinois dove aveva studiato pittura di paesaggi all’Art Insitute di Chicago, quando arrivo` alla pensione si trasferi` in una zona rurale del Wisconsin dove comincio` a creare lavori usando al tecnica del quilting, prima seguendo disegni tradizionali, imparati dalla mamma e dalla zia, poi diventando sempre piu` ” intraprendente” con la creazione di quilt “liberi” che raccontano storie bibliche, dei suoi viaggi e di donne.

Mori` nel 2013, lasciando una collezione enorme di quilt , tra cui quelli esposti nella mostra fatti tra gli anni ’80 e i primi anni 2000.

Io, che sono entrata quasi per caso in quell’ala del museo ( ero andata a vedere un’altra mostra di pittura) , ne sono rimasta affascinata, come dicevo precedentemente.

D’altra parte come si fa a non rimanere incantati da questi lavori, che dal vivo sono ancora piu` imponenti?

Ho fatto alcune foto che spero rendano l’idea sulla precisione e fantasia di questi quilt, che sono davvero opere d’arte.

Da un certo momento vedrete che le foto dei quilt sono alternate a quelle di acquarelli. Gli acquarelli rappresentano il punto di partenza, l’ispirazione per il quilt.

Nella mostra gli acquarelli sono di paesaggi che sono sicura riconoscerete, almeno due sono inconfondibili!

Se no, scrollate in fondo per scoprire i luoghi rappresentati.

Avete riconosciuto Praga e Istanbul?

L’ultimo paesaggio e` il tribunale di Milwaukee.

Questo ultimo quilt che ho anche usato anche come immagine di copertina, e` stato fatto con pezzi di vestiti da sera per i Prom, le feste delle scuole e lo trovo particolarmente bello.

E voi avete mai provato a fare un quilt?

Conoscevate questa forma di arte?

Cosa ne pensate?

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Sempre Mamma ha detto:

    Sono bellissimi, dei veri capolavori. Pensavo riproducessero solo disegni geometrici, invece sono come quadri.

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    1. Anche io lo pensavo. Si` questi sono quadri a tutti gli effetti, spettacolari anche dal vivo perche` sono comunque grandi come copriletti, non sono di misura ridotta!

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  2. MaryA ha detto:

    Che bella questa storia sui quilt. Mi sono sempre piaciuti e l’ultima volta che sono stata negli States volevo acquistarne uno ma non avevo più posto in valigia. Mi danno un senso di “casa” e mi riportano indietro a quella vecchia America sempre vista nei film e che si può ritrovare in alcuni posti e in alcuni oggetti come questi. Grazie della condivisione.

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    1. È vero! E ce ne sono di bellissimi, ma quello che mi piace è che rappresentano molte volte un momento comunitario, un gesto di amicizia o famigliare quando vengono fatti per rappresentare un momento particolare nella vita di una persona cara

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