Viaggiare in aereo con l’assistenza

 

Se mi leggete saprete della mia disavventura italiana, di come mi sia rotta il gomito e sia ripartita appena possibile per gli USA. Se non lo sapevate leggete qui.

Quello di cui vi vorrei parlare oggi è di come si possa ricevere un aiuto durante il viaggio, se si è impossibilitati al movimento per qualsiasi motivo.

Molte volte avrete visto negli aeroporti persone sulle carrozzine spinte da personale aeroportuale o portate in giro su  automobiline elettriche che “sfrecciano” nei terminal. Quelle persona hanno richiesto l’assistenza.

I tipi di assistenza offerti dalle compagnie aeree sono diversi: si va dall’assistenza ai minori non accompagnati alla necessità di maggior spazio sull’aereo.

Basta visitare il sito della compagnia aerea con cui volate per richiedere quella che vi serve. Io viaggiavo con Delta e qui trovate il loro sito , ma tutte le compagnie aeree hanno una pagina simile con tutte le informazioni utili.

Può anche succedere, come a me, di essere diventati non più completamente indipendenti durante il viaggio. A quel punto basta telefonare alla compagnia aerea con il numero di prenotazione per ricevere l’assistenza, nel viaggio che rimane.

A parte quella per l’accompagnamento di minori, di cui conosco poco perchè nonostante viviamo all’estero da quando nostra figlia è nata, lei non ha mai volato indipendentemente da noi, ci sono diversi livelli di assistenza offerti dalle compagnie aeree.

Essa varia da leggera, per chi, come è successo a me, ha solo difficoltà agli arti superiori oppure per una persona  indipedendente nei movimenti, che  ha bisogno di aiuto per prendere i bagagli, al trasporto in sedia a rotelle fino al sedile dell’aereo con aiuto fisico al passeggero perchè si possa sedere al suo posto.

Se avete i vostri genitori anziani che vi vengono a trovare parlategli di questo aiuto perchè gli cambierà l’esperienza di volo, specialmente se dovranno fare viaggi lunghi con degli stop e diversi voli aerei.

Come si fa allora praticamente?

A parte casi di cambio di situazione come il mio , vedi sopra, o come accadde a  mio marito che si fece male ad un piede durante un viaggio ed ottenne l’assistenza direttamente al check in in partenza, se volete l’assistenza e lo sapete, richiedetela all’atto della prenotazione.

Prima di partire controllate il sito dell’aeroporto per vedere se ci sono dei drop off, cioè dei luoghi dove chi vi porta all’aeroporto possa lasciarvi senza posteggiare. Io partivo da Malpensa e ho scoperto che ci sono vari punti all’esterno dei terminal dove vi raccoglieranno.

A quei punti di ritrovo ci sono delle colonnine dove potrete chiamare gli addetti. Dite il nome, dove dovete andare e loro avranno già nei file il vostro nome e vi verranno a prendere. Mi hanno chiesto se potevo camminare o se dovevano portare una sedia a rotelle. Ho risposto che potevo camminare.

La mattina in cui io sono partita, mio fratello mi ha lasciata a quel punto con la mia valigia.

Dopo poco è arrivato il gentilissimo addetto che si è preso i miei bagagli.

Il bello di avere l’assistenza è che si attraversano meandri nascosti e si arriva ai vari passaggi in un nanosecondo. Dopo dieci passi ci siamo trovati al check in per i viaggi aerei verso gli USA, che per una persona senza aiuti vuol dire già una discreta camminata. Anche al banco non si fa coda….si passa ( con vergogna, mia….non sono abituata a non essere al cento per cento, mi dovrò abituare per il futuro…..) davanti a tutti.

La stessa cosa succede alla sicurezza ed in due minuti eravamo al gate ( ed io mi sono trovata con un bel po’ di tempo da aspettare, ma va bene così).

Anche se i passaggi sono veloci, vi consiglio di mantenere le due ore consigliate, se viaggiate internazionale.

Come ho già detto il signore che mi ha acompagnata è stato gentilissimo e mi ha anche intrattenuta per tutto il tempo in cui siamo stati insieme.

Non aspettatevi lo stesso in USA.

No, non intendo dire che siano maleducati, solo non aspettatevi grandi conversazioni e neppure che, vedendovi camminare autonomamente vi diano l’opzione di portarvi la borsa e basta. Avete chiesto l’assistenza? Allora vi dovete sedere sulla sedia a rotelle!

Vi aspettano all’uscita dell’aereo, ma se avete chiesto un aiuto più consistente vi vengono a prendere nell’aereo e allora dove aspettare che tutti prima siano sbarcati per non creare blocchi.

Comunque anche lì è andato tutto liscio e anche lì code tagliate e passaggi segreti, in quattro e quattr’otto mi sono trovata al nuovo gate.

Per aver passato da seduta la dogana ed aspettato il mio bagaglio seduta sul “trono”, è stato tutto molto rilassante, mentre non lo è altrettanto quando si sta bene.

Ogni volta che ci si imbarca viene dato l’ imbarco prioritario alle persone con l’assistenza, che salgono ancora prima di chi viaggia in business per dare il tempo  di sistemare le borse ( cioè per dare tempo al personale sull’aereo di aiutare senza bloccare gli altri passeggeri).

E così è successo a me in tutte le tratte del viaggio.

Anche arrivata a Milwaukee è successa la stessa cosa: la sedia a rotelle mi aspettava fuori dall’aereo  e dopo aver preso  il bagaglio, il mio accompagnatore mi ha lasciata all’uscita dell’aeroporto dove mio marito mi ha prelevata.

Ecco: per me spero sia stata una eccezione alla routine dell’essere indipendente, preferisco arrivare stanca e distrutta, ma non ingessata. Invece se avete i genitori che vi vengono a trovare, sappiate che c’è una vera possibilità di aiuto durante il viaggio. Se vi dicono che non se la sentono perchè hanno paura di perdersi o per la stanchezza del viaggio, l’assistenza è la risposta.

Non l’ho saputo per molti anni e per molti anni avevo timore che i nostri genitori non ci venissero più a trovare non avendo un volo diretto, ma lunghi tragitti in aeroporti stranieri.  Da quando richiedono questo aiuto arrivano sempre riposati e soprattutto meno stressati.

Spero di esservi stata d’aiuto.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. io bruciavo di invidia nei gate infiniti di francoforte per avere una di quelle macchinine porta bagagli con autista, ma anche senza….non so se si prenota anche quelle ma ne vale la pena…..certo che una cittadina come Milwaukee è già carina di nome, devo assolutamente vederla, mia cugina abitava nel quartiere Butter milk e la voce nel bus era davvero anni 60 così calda e accogliente, bramo una mini fuga a new york anche solo tre giorni, i prezzi sono molto accessibili mi segnerò la compagnia Delta, spero tu stia meglio con il gomito !

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    1. clapessa1512 ha detto:

      Grazie! sto meglio! ho persino guidato!!!

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