La Pasqua: usi e costumi USA

Pasqua in Usa

Pubblicato da Alesandria News il 20 aprile 2014
MILWAUKEE – Da quando viviamo negli Stati Uniti, abbiamo fatto nostro il proverbio “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” e scappiamo da qui. A Milwaukee a marzo o aprile fa ancora un freddo orbo e se voi in Italia vi state già godendo foglioline verdi e fiori in abbondanza qui, sia che la Pasqua sia presto o tardi, come quest’anno, il colore predominante è ancora il marroncino dell’erba secca, che ha trascorso l’inverno sotto la neve, o dei rami spogli. Quest’anno poi è un disastro: nelle statistiche uno dei più freddi inverni degli ultimi cento anni. Che allegria! E gli abitanti del Wisconsin, pur sapendo di non abitare in Florida e avvezzi a neve e freddo, quest’anno si sono trasformati in Inglesi e parlano del clima, solitamente accompagnando il discorso a sbuffi, e esclamazioni tipo “enough, now! We got it!” E basta! E l’abbiamo capito! “Spring, where are you?” Primavera dove sei finita?
Ma nonostante i Milwaukeans si rendano conto che questa non è la primavera, nonostrante il freddo e i due-tre gradi sopra lo zero a mezzogiorno, l’italiana (io) ancora coperta come a gennaio con piumino, e certi giorni anche cappello e guanti, ci si trova ad assistere ad un avvenimento che ha del miracoloso: i locali, qualsiasi sia la temperatura, guardano il calendario, leggono Aprile e si scoprono. Le signore tirano fuori dall’armadio abitini dai colori sgargianti, mostrano gambe scoperte e perfette pedicure dai sandali, gli uomini indossano giubbottini di cotone e i bambini, seminudi, indossano t-shirt e calzoncini corti o per la festa vestitini vezzosi rigorosamente a maniche corte e niente sopra. Nostra figlia, essendo nata qui negli Stati Uniti è lei stessa un omg (organismo geneticamente modificato), quindi ricade nella categoria precedentemente descritta, meno i colori sgargianti, in quello per fortuna qualche pezzo di dna è ancora italiano e la moda la segue. E allora a Pasqua tutti all’aperto, seminudi con delle pelli d’oca di tutto rispetto, ma stoici fino all’eroismo a fare una delle attività più tipiche di Pasqua: l’Easter Eggs Hunt (la caccia al tesoro delle uova pasquali), specialmente se si hanno bambini.

Ma andiamo con ordine. La Pasqua è una tradizione cristiana, ma in corrispondenza della Pasqua ci sono, per gli Ebrei, le celebrazioni del Passover (Pesach) e questo fatto fa sì che gran parte della popolazione americana, si trovi così a festeggiare in questo periodo. Il Passover celebra la diaspora ebraica dall’Egitto e il passaggio del Mar Rosso e si stava celebrando quando Gesù fu crocifisso. Come la Pasqua, il Passover non ha una data fissa, ma segue il calendario astronomico. Quest’anno cade tra il 15 e il 22 aprile. La celebrazione culmina con una cena piena di rituali e simbolismi.

Qualche anno fa ci è capitato di essere invitati ad una cena di Passover (chiamata Seder) a casa di amici e l’esperienza è stata bellissima. Non c’è niente sulla tavola che non sia legato a qualche simbolo: dai cibi, alla loro disposizione sul tavolo, tutto viene accompagnato da canti e preghiere ed è molto coinvolgente. I pani non possono essere lievitati (matzo) e mi ricordo tra i cibi mangiati, specialmente le matzo ball, perché mi sembravano così simili ai canederli altoatesini. Poiché molte famiglie negli Stati Uniti sono di religioni miste (come quella che ci aveva invitato) e ognuno si rispetta a vicenda, non è strano vedere celebrare tutte e due le tradizioni contemporaneamente.

Per gli Americani, Pasqua, oltre naturalmente al significato religioso, vuol dire festa delle uova e EasterBunny (il Coniglio Pasquale). Se anche per noi Uova e Pasqua sono legati, non mi pare che in Italia il coniglio sia simbolo pasquale. Quando parlo di coniglio non parlo di coniglio cucinato e da mangiare, per quello gli Americani pensano che noi europei siamo dei trogloditi a mangiare animali carini e batuffolosi come i coniglietti. Lo penso anche io, da quando, bambina, mia nonna paterna che abitava in campagna, pensando di fare una cosa del tutto normale, mi presentò il “mio” coniglietto, che avevo cresciuto e nutrito fin da cucciolo ogni fine settimana con erbette fresche e tanto amore, su un piatto arrostito. Quello che lei intendeva con “il tuo coniglio”, era che sarebbe stato cucinato specialmente per me, ma io no! La tradizione dell’Easter Bunny arriva da immigrati tedeschi, che arrivarono negli Usa nel XVII secolo con la tradizione di una lepre (più che coniglio) che deponeva uova. Va bene: le leggende ci possono anche stare!

L’Easter Bunny americano prende le forme di peluche, dolci di cioccolato e anche di pupazzo a dimensioni umane, che si siede nel Mall (dove a Natale c’era la casa di Babbo Natale) nella sua casetta, circondato di fiori (finti) e uova (finte) a farsi fotografare con i bambini. Volete che gli Americani si lascino sfuggire un’occasione per una foto ricordo? In famiglia abbiamo sempre avuto una certa idiosincrasia nei confronti dell’animale peloso che si aggira saltellando e salutando a grandi bracciate i bambini per attirare i genitori ipnotizzandoli. Mia figlia quando era piccola si nascondeva dietro di me e noi, come per Natale, non abbiamo mai fatto foto ricordo con l’Easter Bunny. Speriamo che questo non ci venga rinfacciato in futuro.

Le uova invece possono essere di cioccolato, ma non sono mai con la sorpresa, che per un bambino italiano è la parte migliore. Di solito non sono neanche cave e possono essere piene di creme o mou o croccantini, ma sono sempre piccole come i nostri ovetti. Tempo permettendo (ma anche no: vedi sopra) la mattina di Pasqua, i genitori nascondono le uova e i dolcetti in giardino e i bimbi, dotati di cestini, vanno a fare la caccia al tesoro (Easter Hunt). Pasqua è infatti una delle feste per cui si vendono più dolci, seconda solo ad Halloween.

Altre due tradizioni legate alle uova sono la corsa delle uova e la decorazione delle uova. Per fare entrambe servono solo delle uova sode. La più famosa corsa delle uova è quella che si svolge alla Casa Bianca il lunedì dopo Pasqua, quando i bambini devono fare rotolare delle uova sode attraverso tutto il cortile della Casa Bianca. Per decorare le uova ci vuole più manualità e lì io sono una frana ma, risultato a parte, ci ho provato. Vi lascio nelle mani della signora perfezione, Martha Steward, che fa tutto bene, a me fa una rabbia pazzesca e mi sta anche cordialmente sulle…, ma le cose le sa fare e magari voi vi scoprite più bravi/e di lei.

A tavola gli Americani tradizionalmente fanno il Brunch, che e` un ibrido tra colazione e pranzo, comincia alle 11 di mattina e finisce alle due. E cosa mangiano: capretto o agnello, come noi? Non molti, la maggior parte degli Americani mangia il prosciutto arrosto, ancora sull’osso e glassato e questo fatto, differenzia molto i cristiani sia dalla tradizione ebraica, sia da quella musulmana, che il maiale non lo mangiano. Agli americani il prosciutto piace dolce. Se possono aggiungerci glasse e zucchero sono felici. Anche al supermercato trovare un prosciutto cotto (quello affettato da farci i panini) che non sia o affumicato o dolce è un’impresa; non essendo quello italiano molto facile da trovare (solo in negozi di specialità italiane e nanche sempre) la mia ricerca del prosciutto cotto continua da 19 anni.

Devo ammettere che scappando da Milwaukee per fare visita ad amici italiani che vivono qui negli Usa, la mia conoscenza dei cibi pasquali tipici non è delle più profonde. Con gli Italiani mangiamo italiano: torta pasqualina, agnello o capretto, carciofi e anche la colomba, che non sarà facile da trovare come il panettone (che ormai si trova dappertutto), ma sta diventando sempre più comune. D’altra parte è così buona che non so come possa non piacere anche agli americani!

Molte Pasque le abbiamo trascorse in Sud Carolina dalla mia più cara amica italiana negli Stati Uniti e allora sì che, a casa sua , fare l’Easter Hunt in mezze maniche e in giardino e mangiare all’aperto, godendosi la primavera, era possibile. Anzi, prima che tornassi a lavorare stavo da lei anche 10 giorni, lontano dal freddo: giorni fitti di giochi per le nostre figlie e di chiacchiere per noi. Quando abitavamo entrambe a Pittsburgh e ci vedevamo tutti i giorni, allora noi per scappare andavamo a New York, dove abitavano altri cari amici. New York è una delle nostre destinazioni pasquali preferite. Anche se non fa caldo come nel sud degli Stati Uniti, è decisamente più calda di Milwaukee ed è molto piacevole da visitare con gli alberi di Central Park in fiore.

Il lunedì dell’Angelo o Pasquetta qui non è festa, quindi niente picnic per gli americani. D’altra parte per i picnic meglio aspettare la festa successiva, Memorial Day, che è l’ultimo weekend di maggio. Allora finalmente si potranno anche piantare in giardino le piante annuali più delicate, perché in teoria dopo Memorial Day la temperatura notturna non dovrebbe più scendere sotto zero. Sarà così anche quest’anno? Speriamo, ma non ne sono molto sicura!

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Bella Italia Store ha detto:

    bellissimo!! Certo che la nonna avrebbe potuto essere un filino piu' delicata 😉 ma a me il coniglio piace tanto e, grazie alle connessioni del business, riesco anche a trovarlo.
    Capitolo colomba: noi ne vendiamo un tipo fatto a mano in Sicilia che e' da urlo! Abbiamo iniziato con una cassa da 12 colombe 3 anni fa, e quest'anno erano 4 casse…. proprio a riprova del fatto che, quando l'Americano la prova, poi la rivuole (e sparge pure la voce!! 🙂 )
    Spero tu ti sia caricata di caldo!!!!!!!!!!!!
    Un abbraccio da Reno,
    Lorena

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  2. Claudia Pessarelli ha detto:

    si`, Lorena ! ho fatto la scorta di sole e caldo..
    per tutto il resto: tu sei un'altra di quelle persone che con il loro lavoro, tengono alto il nome dell'Italia nel mondo. complimenti a te!

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